Il RECAP dell'Investitore di SETTEMBRE 2025
- Pietro Perrino

- 30 ago
- Tempo di lettura: 5 min
Il mese di Agosto 2025 ha confermato la resilienza dei mercati finanziari, nonostante il contesto macroeconomico ancora caratterizzato da incertezza geopolitica e dalle politiche monetarie delle principali banche centrali.
Gli indici azionari globali hanno registrato performance nel complesso positive, con l’MSCI World a +2,49% e l’MSCI Emerging Markets a +1,22%. Negli Stati Uniti il Dow Jones ha sorpreso con un +3,20%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno mantenuto un tono positivo, seppur più contenuto. In Europa spiccano l’IBEX 35 (+3,74%) e FTSE MIB (+2,95%), mentre il DAX e il CAC 40 hanno chiuso in territorio negativo. Ottime le performance in Asia, con il MSCI China(+4,89%) e il Nikkei 225 (+4,01%), mentre l’India si conferma l’unico grande mercato in calo (-1,38%).
Sul fronte politico ed economico, la presidenza USA non ha ancora trovato un accordo definitivo sulla questione dei dazi: alcuni progressi sono stati fatti con Europa e Giappone, ma mancano documenti ufficiali. Le banche centrali mantengono un atteggiamento prudente: la FED osserva attentamente inflazione e mercato del lavoro senza muovere i tassi, mentre la BCE ha interrotto la fase di tagli per timore di una fiammata inflattiva.
📊 PERFORMANCE MENSILI
💹 EUR/USD
Il cambio EUR/USD ha chiuso Agosto 2025 con una performance positiva del +2,18%, recuperando parte della debolezza di luglio.Dal punto di vista tecnico, il cambio si muove in una fase di consolidamento tra i supporti chiave a 1,1538 – 1,1375 e le resistenze a 1,1750 – 1,1817 (massimo annuale).Il rafforzamento dell’Euro è stato più una correzione legata alla pausa del Dollaro che un vero e proprio cambio di trend, e i prossimi mesi saranno cruciali per capire se il cross riuscirà a superare la resistenza chiave o tornerà a testare i supporti inferiori.
📈 GOLD
L’Oro ha vissuto un mese brillante, chiudendo Agosto con un +5%, a quota 3.516 USD.Il metallo giallo è tornato a testare la resistenza storica a 3.533, un livello già toccato più volte negli ultimi mesi. I supporti di breve si trovano in area 3.350 – 3.300.Il trend resta costruttivo: una rottura decisa della resistenza potrebbe aprire la strada a nuovi massimi storici, mentre un ritracciamento verso i supporti confermerebbe la fase di consolidamento.
🔍 CURVA DEI RENDIMENTI

Analisi della Curva dei Rendimenti
A fine Agosto 2025, le curve dei rendimenti hanno mostrato un irrigidimento rispetto a luglio, con segnali chiari di aspettative “higher for longer”:
USA: curva inclinata verso l’alto (2Y 3,62%, 10Y 4,23%, 30Y 4,93%), segnale di resilienza economica.
Eurozona: rendimenti contenuti ma in graduale salita (2Y 1,93%, 10Y 2,71%, 30Y 3,35%).
UK: la curva più alta tra le principali economie (2Y 3,93%, 10Y 4,71%, 30Y 5,59%), riflesso delle pressioni inflazionistiche persistenti.
Giappone: curva in rialzo ma su livelli bassi (2Y 0,87%, 10Y 1,61%, 30Y 3,19%), segnale di lenta uscita dalla politica monetaria ultra-accomodante.
Australia: forte inclinazione (2Y 3,34%, 10Y 4,28%, 30Y 5,02%).
🌍 Recap Macroeconomico di Agosto 2025
L’economia globale a luglio ha mostrato segnali di debolezza sul fronte industriale, ma una relativa stabilità sui mercati del lavoro e sui prezzi al consumo. Tuttavia, la situazione rimane eterogenea tra paesi e regioni, con alcuni segnali di rischio da monitorare.
📉 Disoccupazione: mercati del lavoro stabili ma fragili in Europa

Europa resta l’area più fragile con tassi sopra il 6%, in linea con quanto già osservato nei mesi precedenti (Francia stabile al 7,5% e Germania ferma al 6,3%), segnale che il mercato del lavoro europeo fatica a migliorare. Al contrario, USA e UK si mantengono vicini alla piena occupazione, confermando la loro resilienza già emersa in luglio. Giappone, Messico e Russia continuano a registrare i valori più bassi, senza variazioni significative rispetto ai mesi precedenti, consolidando un quadro occupazionale più solido.
💸 Inflazione: segnali di stabilizzazione

Il quadro globale resta misto: nelle economie avanzate l’inflazione si mantiene vicina ai target, in continuità con quanto osservato nei mesi precedenti (USA stabile al 2,7% e Germania ferma al 2%), mentre in UK si è registrata un’ulteriore salita dal 3,6% di giugno al 3,8% di agosto, segnale di pressioni inflattive persistenti. In Brasile il dato resta elevato al 5,23%, solo lievemente inferiore ai mesi passati. In Asia, al contrario, si evidenzia un calo graduale in Giappone (dal 3,3% al 3,1%) e un forte rallentamento in India, passata dall’8,6% di giugno all’1,55% di agosto, a conferma della volatilità del quadro emergente.
🏭 Produzione industriale: segnali contrastanti

L’analisi dell’heatmap della produzione industriale di agosto evidenzia ancora criticità a livello globale:
Europa in affanno: la Germania (-1,9%) conferma una contrazione che rischia di pesare sulla crescita dell’Eurozona. La Francia (+3,8%) e l’Italia (+0,2%) mostrano segnali positivi, ma isolati e caratterizzati da elevata volatilità.
Asia senza slancio: il Giappone (-1,6%) torna in calo dopo il rimbalzo di giugno, mentre la Cina (+0,38%) evidenzia solo un timido recupero, senza indicazioni di una vera accelerazione.
India estremamente volatile: dopo l’impennata di marzo e il crollo di giugno (-2,7%), resta un quadro fragile e irregolare, confermando l’elevata volatilità del comparto produttivo indiano.
Americhe deboli: gli Stati Uniti (-0,1%) entrano in lieve contrazione dopo mesi di stagnazione, mentre il Brasile (+0,1%) rimane pressoché fermo, sintomo di una domanda interna ancora sotto tono.
📌 Conclusioni per gli investitori
Nel complesso, Agosto ha confermato alcuni trend già emersi nei mesi precedenti, ma con differenze regionali da monitorare attentamente:
Mercati azionari: resilienza diffusa, seppur con divergenze importanti. Gli Stati Uniti e la Cina si confermano solidi, mentre l’Europa resta più fragile, in continuità con i segnali di luglio.
Politiche monetarie: lo scenario rimane “higher for longer” sui tassi. FED e BCE non hanno mosso i tassi, ma il differente atteggiamento riflette i timori di fiammate inflattive in Europa rispetto alla stabilità americana.
Valute: EUR/USD mostra un rimbalzo (+2,18%) dopo la debolezza di luglio, ma resta in consolidamento. L’attenzione rimane rivolta all’andamento del dollaro.
Oro: protagonista del mese con +5%, grazie al ritorno vicino ai massimi storici. Il confronto con luglio evidenzia un’accelerazione significativa del trend.
Macro: inflazione in stabilizzazione (con UK e Brasile ancora critici), disoccupazione solida negli USA e in Asia, ma persistenti segnali di debolezza industriale in Europa e Giappone.
📍 Outlook: il contesto rimane complesso. Tuttavia, emergono opportunità selettive su equity USA, mercati emergenti in crescita e oro come asset difensivo, in continuità con le indicazioni del mese precedente ma con una forza maggiore sui metalli preziosi.



